Il Parco della Grigna Settentrionale, di cui l’Alpe di Campione costituisce una vasta parte, è uno dei parchi regionali della Lombardia, che si estende tra il Lago di Como e le Orobie, attorno al massiccio delle Grigne, tra i 500 e 2409 m s.l.m. (The “Northern Grigna” Park, of which Alpe di Campione constitutes a vast part, is one of Lombardy’s Regional Parks which extends from Lake Como and “Orobie” to the Grigne range, between 500m and 2409 m above sea level.)
Come facilmente intuibile, il versante che si affaccia sul Lario gode delle temperature miti dovute alla vicinanza del lago, mentre quello orientato verso la Valsassina presenta un clima più tipicamente alpino. Tale varietà di habitat e condizioni climatiche favorisce la presenza di un elevato numero di specie animali. (As might be guessed, the part facing the lake has a mild temperature, whereas the part facing Valsassina has a more alpine climate. The varied habitat and climate favour the presence of a large number of animal species.)
La presenza di fenomeni carsici limitano la presenza di ambienti umidi. Esistono tuttavia stagni e le pozze d’alpeggio, che costituiscono ecosistemi di grande pregio e interesse ambientale. Sono l’habitat del Tritone crestato italiano (Triturus carnifex), certamente l’anfibio di maggior interesse e rilievo naturalistico del parco. Il territorio della Grigna offre molti ambienti ideali anche alle specie di rettili adatti agli habitat più asciutti. Tra le specie più diffuse, si segnalano la Lucertola muraiola (Podarcis muralis), il Ramarro occidentale (Lacerta bilineata) e il Biacco (Coluber viridiflavus), che si spinge anche in prossimità delle abitazioni. La Vipera comune (Vipera aspis) è invece piuttosto rara, mentre il Marasso (Vipera berus), l’altra vipera lombarda, sembra essere scomparsa dal comprensorio. (The presence of “Karstic phenomena” limits the humidity but all the same there are alpine ponds and wells which create valuable ecosystems of enviromental interest. It is the habitat of the Triturus carnifex, certainly the most interesting amphibian and natural phenomenon in the park. Grigna also provides many ideal environments for reptiles adapted to a drier habitat. These include Muraiola Lizard (Podarcis muralis), Lacerta bilineata, Coluber viridiflavus, which can also be found near inhabited areas. The common Viper is quite rare but the Marasso (Vipera berus) , the other Lombardy viper, seems to have disappeared.)
Grazie alle sue peculiari caratteristiche, l’area di pertinenza del parco è adatta allo svernamento di molte specie di uccelli. Nei mesi invernali si contano quasi 100 specie, alcune delle quali piuttosto rare e sottoposte a normative di tutela a livello europeo. Fra queste si segnala l’Albanella reale (Circus cyaneus), che nei mesi più freddi si divide i pascoli soleggiati con la Coturnice (Alectoris graeca saxatillis) e la Starna (Perdix perdix italica). (Thanks to its peculiar characteristics the park is favoured by many species for wintering. Over 100species can be counted in Winter some quite rare and protected. These include “Albarella reale” which occupies sunny pastures in the cold months with the “Coturnice” and the “Starna”. )
Nelle aree più occidentali del parco, dove la Grigna lambisce il Lario, si trova l’habitat del Falco pellegrino (Falco peregrinus) e del Gufo reale (Bubo bubo). Il rapace più grande tra quelli presenti nel parco è comunque senza dubbio l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), la cui preda principale è la Marmotta (Marmota marmota). Sulla Grigna settentrionale non è raro imbattersi con esemplari di Poiana (Buteo buteo). (In the Western part of the Park where Grigna overlooks the Lake, the Peregrine Falcon can be found and the “Gufo Reale”. The royal Eagle is undoubtely the biggest hawk in the park. It feeds on the Marmot. It is not uncommom to also find the “Poiana” in the park .)
Il Picchio nero (Dryocopus martius) e la Civetta capogrosso (Aegolius funereus) hanno eletto a loro ambiente prediletto i boschi di conifere ad alta quota, dove possono servirsi dei più vecchi esemplari di faggio e larice. Il Gallo forcello (Tetrao tetrix) frequenta, a seconda delle stagioni diverse tipologie di ambiente, alla ricerca del suo cibo preferito (frutti e insetti). (The “Picchio nero” and the “Civetta Capogrosso” have chosen the conifer forests at high altitude as their home where they can enjoy the oldest Beech and Larch. The “Gallo Forcello” is also present in those places where it can find its preferred foods, fruit and insects. )
Oltre alle specie che scelgono la Grigna per svernare, vi sono quelle che in inverno abbandonano il parco per migrare in luoghi più caldi, come l’Africa. Il Nibbio bruno (Milvus migrans) e il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus) sono tra questi. (Apart from those species which choose “Grigna” for wintering, there are otherswhich leave in Winter for warmer climes. “Nibbio bruno” and “Falco pecchiaiolo” for example.)
I prati grassi da sfalcio costituiscono l’habitat ideale per uno dei simboli dell’impegno per la tutela dell’avifauna: il Re di quaglie (Crex crex). Nelle stesse aree vivono la Quaglia (Coturnix coturnix), l’Allodola (Alauda arvensis), il Calandro (Anthus campestri), il Codirossone (Monticola saxatilis). Vi si trovano inoltre il notturno Succiacapre (Caprimulgus europaeus) e l’Averla piccola (Lanius collurio), attiva nelle ore diurne. (The cultivated fields are the ideal habitat for one of the symbols of bird life; the King Quail. In the same area lives the quail (Coturnix Coturnix) and also the noctural “Succiacapre” and the small “Averla”, which is active during the day)
Sempre meno presenti, a causa di un progressivo degrado dei loro habitat ideali, sono i pipistrelli. Fra le presenze maggiori nel parco in fatto di chirotteri bisogna citare il Rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), il Rinolofo minore (Rhinolophus nipposideros) e il Vespertilio di Capaccini (Myotis capaccinii), specie tutelate da normative di livello europeo. Un altro roditore facile da avvistare nel parco è lo Scoiattolo (Sciurus vulgaris), mentre più difficili da incontrare sono il Moscardino (Muscardinus avellanarius) e il Quercino (Eliomys quercinus), la cui popolazione in passato si è ridotta nel tempo a causa del disboscamento in funzione dell’aumento delle aree adibite a pascolo o a bosco ceduo. Tra i mustelidi, il parco ospita il Tasso (Meles meles), la Donnola (Mustela nivalis) e la Faina (Martes foina). Non mancano neppure i mammiferi di grossa taglia. Oltre alle numerose Lepri (Lepus europaeus) e Volpi (Vulpes vulpes), vi è il Cervo (Cervus elaphus), il Capriolo (Capreolus capreolus) e il Camoscio delle Alpi (Rupicapra rupicapra), che abita i recessi più inospitali della montagna. (Less present because of the loss of the habitat are Bats. Amongst other birds are “Chirotteri” , “Rinolfo Maggiore and Minore”. Another rodent which is easy to see in the Park is the Squirrel but less so are the “Moscardino” and the “Quercino” whose population has reduced along with the deforestation and the increase in pasture land . Among the “mustelidi” the park is host to the “Badger”, “Weasel and Faina”.It does not lack larger mammals such as hares and foxes plus deer, “Capriolo” and “Camoscio” which lives in the least hospitable recesses of this mountain.)